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GIOCHI D’ALTRI TEMPI… O FORSE NO???

“La uno, la due o la tre?!?”

I ragazzi non coglievano la citazione da TV in bianco e nero ma il cuore del gioco era lì. E sebbene non fosse Mike Buongiorno ad offrirgli la domanda o non ci fosse un tabellone digitale a tenere i punteggi né Letterine a fare stacchi e balletti acrobatici, sabato 30 marzo ci siamo divertiti!

Divisi in squadre, i ragazzi del II anno di catechismo si sono sfidati nel più classico dei giochi da tavola, dandogli vita: il piazzale della chiesa a far da tabellone, un bimbo per squadra a fare la pedina, domande di varie difficoltà al posto dei dadi e… il Gioco dell’Oca è servito!

“Semplice, media o difficile?!?”, la versione comprensibile della domanda con la quale ai ragazzi veniva chiesto di scegliere quale grado di difficoltà volessero affrontare. In palio, per ogni livello, c’erano 2, 4 o 6 caselle del tabellone da percorrere… a risposta indovinata, ovviamente!

E quando di mezzo c’è la competizione, si sa, non c’è argomento che tenga. Neppure la Quaresima!

Con un coraggio da leoni e la voglia di raggiungere la squadra in vantaggio, i ragazzi e, diciamolo, il divertito pubblico non pagante hanno avuto modo di apprendere, giocando, qualcosa di più della nostra Pasqua: il significato dei suoi simboli, i personaggi, le ricorrenze e i perché di tante tradizioni. Per ogni domanda il confronto della squadra, alla presenza discreta e, all’occorrenza, maieutica dei catechisti che, ancora una volta, hanno ricevuto la gioia di accompagnare bambini curiosi dai cui occhi sprizzava il piacere della novità, l’eccitazione della sfida e la voglia di… mettersi in gioco.

E chissà se al pranzo di Pasqua non sarete voi, cari genitori, ad essere interrogati dai vostri figli?

Ricordate: il Getsemani… non era un Pokemon!!

 

di Marco Canale (Catechista II Anno Tappa Eucaristica)

 

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