TangoTerapia
TANGOTERAPIA
L’Associazione L’Oltre Tango nasce nel 2015 a Latina e dedica la sua attività nel campo della “TANGOTERAPIA NELLE DISABILITA’ FISICHE E COGNITIVO-COMPORTAMENTALI, NELLE PATOLOGIE NEUROLOGICHE DEGENERATIVE, NELLE PATOLOGIE CARDIORESPIRATORIE, METABOLICHE E PSICOLOGICHE”.
E’ con il termine di Tangoterapia che si indica l’aspetto di cura del tango. Essa viene concepita come una delle possibilità riabilitative e psicoterapeutiche in ambito di Medicina integrativa, è un sistema integrato che utilizza gli strumenti del tango: i suoi movimenti, l’abbraccio, la sua musica, la sua poesia, la sua filosofia, i suoi codici, la sua cultura e in particolar modo il suo approccio al ballo, che promuovendo un’esperienza emozionale particolare ci avvicina ad una più profonda conoscenza della psiche, consente la diagnosi, il trattamento e la ricerca.
La Tangoterapia è un nuovo modello bio-psico-sociale che pone l’attenzione non solo sulla disabilità della persona ma permette una valutazione olistica ponendo l’attenzione sulle risorse e potenzialità dell’individuo, all’interno di una realtà di gruppo, quale terapia complementare e di sostegno per i disturbi fisici, psichici e sensoriali. Tale scelta deriva dal fatto che il tango argentino si presenta come una efficacissima forma di “comunicazione non verbale” e come uno strumento terapeutico che apre alla possibilità di esplorare cosa accade in sé stessi.
Da un punto di vista fisico e motorio non permette solo di fare attività fisica in modo piacevole, ma per la particolare modalità tecnica di esecuzione dei passi e dei movimenti, obbliga a migliorare la consapevolezza e il controllo della propria corporeità: la forte connessione tra l’intenzionalità di compiere un preciso movimento e il corpo che deve eseguirlo attivamente sfruttando cambi di peso e di direzione, torsione del busto, passi sia in avanzamento che in arretramento, pause e accelerazioni, fanno sì che vi sia un progressivo e costante miglioramento dell’equilibrio, della postura e della qualità del movimento. Dunque, una maggiore consapevolezza di sé, incluse le potenzialità residue, dello schema corporeo, dell’occupazione dello spazio e delle possibilità di movimento all’interno di esso.
Da un punto di vista psicologico sono svariati gli ambiti su cui il Tango Argentino può agire e il veicolo è sempre l’abbraccio contenitivo, confortante, emozionante, accogliente e sincero, che consente l’espressione di sé stessi in relazione con gli altri, senza giudizi. Da qui lo stare e il vivere l’incontro come vivere il salutarsi e il lasciarsi senza fratture e frustrazioni. Il vincolo dell’abbraccio, con l’utilizzo di una musica particolarmente evocativa ed emozionante, migliora gli stati depressivi e le reazioni di aggressività. Fare un movimento, un passo, e trasmetterlo all’altro, diventa non una attività motoria fine a sé stessa ma una espressione di una emozione, un momento sociale e di coppia.
Proprio in merito alla coppia, alla relazione con l’altro, il Tango Argentino è di grande aiuto con riguardo alla distinzione dei ruoli; va a lavorare incentivando la parte maschile (più attiva), dando più intenzionalità e determinazione, con uno stile di comando chiaro e continuo, ma al contempo rassicurante e protettivo. Per la donna (più recettiva), migliora la sensibilità, la capacità di attesa senza prendere iniziativa, la predisposizione all’ascolto dell’altro. Non si lascia però condurre passivamente: prova il piacere di lasciarsi portare, esprimendo comunque la propria presenza e partecipazione con uno stile personale.
L’utilizzo della Tangoterapia è indicato:
- Per persone con disabilità fisica e cognitiva:
migliora la motricità, la consapevolezza del corpo e il controllo della corporeità, migliora e sviluppa l’asse neuropsicologico a livello mnemonico e della soglia di attenzione a breve e lungo termine, sviluppo della propria autonomia e capacità di improvvisazione, migliora la comunicazione e socializzazione, migliora la cura del proprio corpo, aumenta il tono dell’umore diminuendo l’aggressività.
- Per persone affette da malattie neurologiche (morbo di Parkinson, Alzheimer, demenze, sclerosi multipla, ictus, afasia), cardiorespiratorie, metaboliche (diabete 1 e 2, obesità):
migliora l’equilibrio e del controllo della postura, stimola la plasticità neuronale come allenamento all’apprendimento di nuovi schemi psico-motori, migliora l’equilibrio, la postura, la qualità e il controllo del cammino e movimento, permette il riallineamento graduale allo sforzo, aiuta il recupero degli automatismi perduti e la consapevolezza corporea, stimola attivando contemporaneamente diverse aree cerebrali, oltre alla coordinazione motoria, anche l’emotività, la creatività e la memoria, aumenta la sicurezza nello svolgimento delle attività quotidiane.
- Per persone con problemi psicologici (emotivo, relazionali e sociali):
riduce gli stati d’ansia, la depressione lieve e lo stress aumentando il tono dell’umore, aiuta l’accettazione del proprio corpo (difficoltà nel farsi toccare/abbracciare), agisce sull’ansia sociale riducendo l’insicurezza e la scarsa fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità/potenzialità, aumentando l’autostima e la cura di sé, riduce le difficoltà relazionali, di chiusura, di forte negatività e oppositività nei confronti degli altri migliorando aggregazione, socializzazione e interazione con l’Altro, migliora la comunicazione “non verbale”, genera un effetto antistress e al contempo endorfinizzante (serotonina e dopamina), aumenta il senso di benessere sfruttando l’azione positiva della musica e dell’abbraccio.
Modalità di somministrazione
Gli esercizi proposti all’interno delle sessioni si baseranno su alcuni elementi imprescindibili:
- L’ascolto della musica e l’ascolto musicale attraverso il corpo
- La percezione di peso asse ed equilibrio statico e dinamico
- Movimento con passi avanti, laterali e indietro che comporteranno poi formazione di figure nel ballo.
- Contatto connessione con sé e l’altro e il gruppo
- L’abbraccio
- Ruolo femminile e ruolo maschile
- Ascolto del proprio corpo e del corpo dell’altro nell’abbraccio
Il tutto sarà intervallato da momenti di condivisione dello stato emozionale relativo agli esercizi svolti, con un rimando forte all’esperienza del momento.